L’evoluzione della figura del Commercialista dagli anni ‘80 ai giorni nostri

La figura del Commercialista ha subito enormi cambiamenti negli ultimi decenni. Quali sono stati? Quali sono le difficoltà che hanno provocato e quali le opportunità che possiamo e dobbiamo saper cogliere?
Canva - Man Holding His Head in front of Laptop

Nel corso degli ultimi decenni, la figura professionale del Commercialista ha subìto un forte regresso. Le cause sono state principalmente due:

  • L’aggressione di “territorio” da parte di consulenti “abusivi”, Consulenti vari, Tributaristi e Associazioni di categoria che hanno lavorato per ridurre la nostra importanza professionale;
  • L’incapacità di reagire davanti alle continue aggressioni, con una capacità di rappresentanza politica poco incisiva, per non dire nulla.

È arrivato il momento di dire basta! Dobbiamo riprenderci il giusto riconoscimento sociale e pretendere il rispetto della nostra professione e delle prerogative professionali ad essa associate. Ripercorriamo le fasi storiche degli ultimi decenni che hanno caratterizzato la figura del Commercialista.

La fine degli anni ’70 e gli anni ’80

Fu il periodo del Commercialista fiscalista, frutto dell’introduzione della riforma tributaria ed in particolare dell’IVA e dell’Imposta sui redditi. Fu un periodo di stabilità e ricchezza nel quale, tuttavia, si posero le basi della decadenza che la nostra professione avrebbe subìto successivamente a causa dell’incapacità di cogliere e governare i cambiamenti.

Gli anni ’90

Negli anni ’90 cambiò la domanda di servizi e a quelli obbligatori (la tenuta di contabilità, iscrizioni e adempimenti presso pubblici uffici) si aggiunse la richiesta di servizi più complessi ed a carattere prevalentemente giuridico e fiscale ma con un maggior coinvolgimento nella vita aziendale e di più elevato contenuto professionale: consulenza di bilancio, contenzioso, cariche societarie, analisi organizzativa e attività collegate all’introduzione di nuove routine operative.

Il nuovo millennio

Negli anni 2000 si presentò una domanda di servizi ancora più avanzati, connessa alla necessità di far fronte a situazioni nuove e complesse, quali la richiesta di servizi specialistici e personalizzati per affrontare situazioni particolari e non ripetitive.

A partire dal 2008, gli errori strategici compiuti e l’assenza di azioni sono dovuti all’incapacità di cogliere cosa avrebbero determinato le trasformazioni tecnologiche e i cambiamenti che sono avvenuti, con l’avvento dei primi invii delle dichiarazioni telematiche. Da quel momento in poi, senza prendere delle posizioni precise nel corso degli anni, i nostri Consigli Nazionali e gli Ordini locali sono stati incapaci di riorientare e difendere la Categoria.

In una situazione di costante e continuo regresso della professione, si sono manifestate più compiutamente ed in maniera più forte le aggressioni esterne alla nostra Categoria.

Negli anni 2010 e seguenti si continua a percorrere una discesa lungo un piano inclinato, senza recuperare alcun palmo di terreno perso.

E ai nostri giorni?

La situazione attuale è quella in cui c’è sempre meno tempo per fare consulenza all’imprenditore poiché il commercialista deve, sempre più spesso e lavorando da solo, formarsi su procedure telematiche sempre nuove, facendosi carico di una mole di lavoro enorme e con un’amministrazione finanziaria che è riuscita a ribaltare sul commercialista, a titolo gratuito e con oneri a suo carico, una grande quantità di pratiche, nel silenzio di chi ci rappresenta.

Come si può migliorare?

Dobbiamo invertire la tendenza e non semplicemente aggiustare una realtà compromessa. L’Accademia intende ascoltare tutta la base della Categoria e recepire i pareri delle menti migliori in una prospettiva di ristabilimento del ruolo sociale che ci appartiene e riportare il lavoro principale del Commercialista a quello del consulente.

Dobbiamo unirci e fare massa critica, che significa poter contare e avere la forza di parlare ed essere ascoltati. Dobbiamo sostenere la base degli iscritti, i piccoli studi.

Sii protagonista del tuo futuro, intervieni con il tuo contributo di idee e di azioni.

Iscriviti all’Accademia e partecipa attivamente per migliorare la nostra condizione professionale e sociale.

Immagine: caio_triana da Pixabay

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